by Stanislao Rubinetti
Che regione meravigliosa è la Toscana! Terra ricca di paesaggi mozzafiato, arte, tradizioni, cultura e, perché no, anche di sport. Tanti sono i campioni nati da queste parti, come tanti sono i trofei, le competizioni e i campionati vinti da numerose società nelle diverse discipline sportive. La pallamano fa la sua parte ovviamente.
La Toscana è una delle regioni italiane in cui l’attività agonistica relativa al nostro beneamato sport, è più praticata e seguita. Si riscontrano numeri importanti sia in termini di atleti agonisti che di squadre iscritte ai diversi campionati. Le premesse ci sono tutte per avviare un sicuro e produttivo programma di lavoro nell’ottica di un’espansione su larga scala e di un’efficace propaganda a livello locale.
Non si può dire certo la stessa cosa per quanto riguarda il settore arbitrale; qui i numeri sono realmente preoccupanti e non lasciano spazio all’ottimismo e a concrete possibilità di seria programmazione. Ma andiamo per ordine e cerchiamo di suffragare la nostra analisi con dati oggettivi. Il numero di arbitri della regione Toscana (compresi gli allievi/arbitri e gli arbitri/giocatori in deroga) non dovrebbe superare le dieci unità; qui c’è già la prima nota stonata perché questo dato non si rileva ufficialmente da nessuna parte, neanche sul sito della FIGH; francamente ciò ci lascia molto perplessi perché, come già da noi segnalato in un precedente articolo pubblicato su questa testata giornalistica, nell’ambito del settore arbitrale, l’aspetto relativo alla comunicazione e all’informazione non è oggettivamente uno dei piatti forti della federazione italiana di pallamano.
Si sa per certo che la Toscana fa parte dell’Area 4, che il Responsabile di Area è il sig.Maurizio Ifrigerio e che il Delegato Regionale è la sig.ra Maria Carmela Rispoli; vorremmo anche sapere formalmente se questi signori hanno a che fare con il settore arbitrale della regione Toscana (coordinamento, organizzazione generale, formazione, designazioni arbitrali, ecc.) e, in merito, in assenza di notizie ufficiali, attendiamo cortesi riferimenti. E’ probabile quindi che nel settore arbitrale dell’Area n.4 esista la figura di un designatore unico per tutte le otto regioni; se questo fosse vero, questa persona difficilmente potrebbe avere il quadro dettagliato di tutte le situazioni esistenti a livello locale, situazioni che devono essere tenute in considerazione nella gestione delle designazioni; in caso contrario, l’obiettivo sarebbe esclusivamente quello di assicurare la mera copertura delle gare. In sostanza, esistono figure che si occupano in maniera programmatica dell’attività arbitrale a livello regionale? Esiste un valido riferimento per i giovani arbitri, un‘organizzazione o un “tutor” che li possa non giudicare ma consigliare, assistere, sostenere, supportare e che non li faccia sentire soli e allo sbaraglio quando è il momento di affrontare, sin dalle prime gare, le difficoltà del ruolo ricoperto? Di sicuro si sa che non esistono più i settori arbitrali regionali e questo è uno dei punti deboli dell’intera vicenda.
Andiamo ora al nocciolo della questione.